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Organizzare la scrivania dell’ufficio oppure la scrivania di casa per studiare è possibile, semplice da fare, e ti aiuta a rendere al meglio. Bastano pochissime indicazioni di massima e 3 semplici oggetti, che ti spiegheremo come adoperare tra poche righe.
Un giorno Oscar Wilde disse “una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata“.
Aveva ragione? Chi può dirlo.
Di certo sappiamo, da una serie di studi condotti nel tempo (un esempio è questo citato da Harvard Business Review), che l’ambiente fisico in cui lavoriamo o studiamo, scrivania compresa, influenza in positivo o in negativo la nostra performance, la capacità di decidere al meglio e, forse non ci avevi mai pensato, le relazioni che abbiamo con i colleghi o le altre persone attorno.
Partiamo da qui: una scrivania in ordine per essere più efficienti e felici
L’opinione di Oscar Wilde certamente non sarebbe quella di tutta la moderna scuola di pensiero del “decluttering” (letteralmente, del rimuovere il superfluo, l’inutile): a fine di questo articolo ti daremo alcuni suggerimenti di account social da seguire su questo tema.
Non sarebbe l’idea di Marie Kondo, una delle principali celebrità di questo modo di vivere orientato all’ordine e al minimalismo, che ha inventato un vero e proprio metodo per essere felici attraverso l’ordine: puoi scoprirlo sul suo sito oppure leggere il suo libro diventato un best seller in tutto il mondo e tradotto anche in italiano.
Una scrivania in ordine dunque
- può renderci più semplice lavorare e studiare
- può permetterci di ridurre quella che oggi si chiama “decision fatigue“, ovvero la difficoltà di dover prendere continuamente delle micro decisioni, che inficia la qualità di quel che decidiamo.
- ci permette di mantenere più facilmente pulito l’ambiente in cui siamo
E adesso vediamo che accorgimenti avere, e quali oggetti utilizzare: in entrambi i casi ne basteranno soltanto tre.
1 – Libera la scrivania e ricomincia da zero
La prima cosa da fare per organizzare la tua scrivania o tavolo di lavoro è eliminare tutto quello che c’è sopra in questo momento: l’obiettivo è arrivare a vedere il piano sgombro da qualunque oggetto.
Puoi accumularli temporaneamente sulla sedia o sul pavimento: liberare il piano serve a partire con una base neutra, su cui costruire sulla base delle tue esigenze.
Una volta che il piano è sgombro, puliscilo con un panno e il detergente adatto alla superficie, in modo da eliminare la polvere e avere un buon profumo di pulito: anche l’odore aiuta a ricominciare da capo.
A questo punto, passa in rassegna gli oggetti che hai tolto dal piano, uno per uno. Chiediti se sono utili, se magari lo erano ma ora non più, se li trovi belli e piacevoli da utilizzare, se effettivamente ti sono utili oppure si sono soltanto accumulati nel tempo.
Con un po’ di spirito battagliero, sbarazzati di tutto ciò che non è utile, piacevole, necessario: butta via, conserva in qualche scatola o contenitore, scegli tu: l’importante è che ciò che non risponde a questi criteri non torni sul piano.
Ora non ti resta che organizzare il tuo nuovo “mondo”.
E il modo migliore è aiutarti con pochi oggetti. Crediamo ne bastino tre: il primo è un deskset.
Organizza le piccole cose utili con un deskset
Un set da scrivania in legno è quel che ci vuole per tenere unite e organizzate tutte quelle piccole cose che di solito si spargono sui nostri tavoli generando confusione, disordine e frustrazione quando non le trovi.
Può tenere in un unico posto accessibile facilmente il telefono mentre è in carica, clip, elastici, graffette, puntine da disegno, memory card, penne, foglietti di carta per segnare al volo il numero di telefono dettato da un collega o la citazione trovata nel libro che stai studiando.
Può essere un semplice recipiente, oppure un oggetto più “ragionato”, con gli scomparti per tutto, che aiutano a mantenere l’ordine nell’ordine, per così dire.
2 – Scegli quello che davvero ti serve e basta
Hai sgombrato il campo dal superfluo, hai pensato a come organizzare tutti quei piccoli oggetti che si sparpagliano sul piano di lavoro con un deskset.
Complimenti, perché hai già fatto la maggior parte del lavoro.
Ora è il momento di scegliere, tra gli strumenti che utilizzi, soltanto quello che ti serve, niente di più: limitare il superfluo ti aiuterà ad evitare che il disordine ritorni con il passare del tempo.
Pensiamo ad esempio alla cancelleria: matite, penne, gomme per cancellare, temperini, cartucce per la stilografica che ami tanto usare. Tutto questo potrebbe perdersi all’interno di un cassetto, ma la cosa migliore è avere sempre a disposizione ciò che usi di più. Le scorte magari possono trovare posto in un cassetto, ma ciò che è in uso deve essere comodo e a portata di mano.
Inoltre, se un giorno decidi di andare a studiare nel verde, oppure se hai la possibilità di fare smartworking fuori dall’ufficio, è comodo potersi portare appresso tutto l’occorrente di uso quotidiano.
La soluzione migliore è il secondo oggetto che ti consigliamo: un bell’astuccio, magari in legno.
La tua cancelleria preferita in un bell’astuccio in legno
Un astuccio in legno è il migliore alleato per questo scopo: resistente agli urti, della giusta capienza per ciò che è necessario, si appoggia perfettamente sui piani (anche inclinati) senza scivolare via. E una volta chiuso, può stare in borsa, nello zaino o nella ventiquattrore senza alcun timore che il contenuto si rovesci.
Anche in questo caso puoi essere molto minimal nella scelta dell’astuccio e la funzione viene assolta senza problemi. Noi ti consigliamo un astuccio in legno perché è ottimo per mantenere la temperatura all’interno (per alcuni inchiostri, ad esempio, il troppo freddo o il troppo caldo possono essere un problema), naturale, e – se ben congegnato come il nostro Onde – ti può offrire anche qualche funzionalità extra come il mantenere in posizione penne e matite che stai usando in contemporanea.
3 – Controlla periodicamente lo stato della tua scrivania
Il più è fatto: hai riordinato, eliminato il superfluo e scelto solo che ti serve davvero.
A questo punto il terzo e ultimo consiglio è solo quello di mantenere questa situazione di ordine e chiarezza (anche mentale) che hai creato e costruito.
Come si può fare?
Prova a prendere un’abitudine molto piccola ma molto efficace.
Quando hai finito di lavorare o studiare, ogni giorno, sistema il tuo tavolo di lavoro in modo da riportarlo alla condizione iniziale di ordine: le stesse domande che sono servite a pulirlo la prima volta dal superfluo si possono rifare ogni giorno, eliminando così ciò che prende spazio ma ha poca importanza. Pensa ad appunti temporanei, penne fuori posto, fogli volanti, post-it utilizzati per appuntarsi al volo qualcosa.
Alcuni la chiamano “shutdown routine” ed è anche un modo per “chiudere” la giornata di lavoro, svuotare la mente insieme al tavolo, e dedicarti meglio al tuo tempo libero.
Se ripeti questa pratica anche alla fine di ogni settimana (magari una giornata può saltare, per stanchezza, per fretta, etc), una volta presa l’abitudine non ne potrai più fare a meno.
E quale oggetto può aiutarti in questa quotidiana routine?
Magari non ci avevi pensato ma basta un semplice portapenne.
Il portapenne aperto come contenitore
Un portapenne non ha solo la funzione per cui è nato, e cioè raccogliere penne e matite che altrimenti andresti a cercare chissà dove.
Se visto con un po’ di creatività, un portapenne diventa anche un fantastico porta oggetti di piccole dimensioni perfetto per ospitare temporaneamente quello che – in una giornata di studio o lavoro – si viene a creare e rischia di accumularsi sul tavolo.
Scontrini, promemoria, post-it, la biro trovata in giro, la chiavetta usb, gli auricolari del telefono: l’elenco degli oggetti può essere infinito.
E più sono piccoli, più rischiano di fare confusione e di perdersi.
Un modo creativo per utilizzarlo è ad esempio quello di rendere il portapenne una sorta di “inbox” delle cose che quotidianamente vengono in mente, cose da fare, da ricordare, di cui occuparsi in un secondo momento: basta appuntarle su un foglietto (magari uno di quelli che ospita il deskset di cui abbiamo parlato prima) e poi inserire l’appunto nel portapenne.
A fine giornata, nella routine di chiusura delle attività, oppure la mattina dopo, potrai prendere tutti i foglietti inseriti nel portapenne, rivederli uno per uno, e programmare le diverse attività segnate: mettere in calendario un appuntamento che avevi segnato “alla veloce”, aggiungere un promemoria sul telefono con quella telefonata da fare, segnare quella citazione che ti tornerà utile.
Un altro modo, molto interessante, di usare un comune portapenne per aumentare la produttività è quello che utilizzava John Steinbeck, il celebre scrittore americano autore, tra gli altri, di “Furore”.
Ebbene, Steinbeck scriveva a mano i propri romanzi, utilizzando matite e blocchi per appunti di quelli super economici ma, come sa chiunque usi una matita, la punta non rimane affilata a lungo, e occorre temperarla spesso.
Questa secondo Steinbeck era una perdita di tempo e una distrazione enorme.
Per questo, era solito avere due portapenne davanti a sé e al blocco per appunti: uno pieno, con 24 matite tutte appuntite prima di cominciare a scrivere, e uno vuoto.
Cominciando a scrivere con la prima matita, la punta durava circa 3/4 righe, finite le quali aveva bisogno di essere temperata. Per evitare di perdere tempo nel farlo, lo scrittore riponeva la matita utilizzata nel portapenne vuoto, per poi prenderne un’altra e andare avanti in questo modo. Finite le 24 matite, scritte circa 6 pagine, Steinbeck dichiarava conclusa la sua giornata alla scrivania.
Puoi vedere raccontata questa storia molto particolare dal figlio dello scrittore, in questo video.
Superfluo o fonte di benessere?
E se il benessere di cui abbiamo parlato all’inizio venisse non soltanto dall’avere il minimo indispensabile sulla scrivania ma anche un po’ di “superfluo” che però fa piacere?
In questo caso, crediamo che due oggetti potrebbero completare il quadro al meglio.
Il primo è la classica cornice in legno: può contenere una fotografia di chi ami, oppure di un luogo che ti infonde una piacevole sensazione di relax. Oppure ancora può ospitare una frase motivazionale che ti aiuti a mantenere la concentrazione o che ti ricordi qual è il tuo obiettivo da raggiungere, magari lo stesso per cui stai lavorando o studiando.
Il secondo è un portapiantine in legno: ti permette di ospitare sul tuo tavolo o sulla mensola accanto una piccola pianta grassa, facile da accudire, con poche pretese in termini di luce e acqua e in grado però di tenerti vicino a qualcosa di naturale, fondamentale per noi esseri umani e per il nostro benessere.
Consigli social: chi seguire per coltivare l’ordine sulla scrivania
Come detto all’inizio, concludiamo questa nostra piccola rassegna di consigli per una scrivania ordinata ed efficiente con qualche consiglio social.
Ti consigliamo due account Instagram che possono darti un po’ di ispirazione sull’organizzazione della scrivania per aumentare la resa delle tue ore di lavoro e studio.
Ricorda che anche noi siamo su Instagram, e puoi trovare anche sul nostro profilo @leonardi_wood consigli e curiosità sui prodotti che offriamo.
Primo consiglio: Minimal Desk Setup, una galleria ben curata di scrivanie dall’allestimento minimal che può esserti di ispirazione mettendo mano alla tua.
Secondo consiglio: Konmari.co che racchiude un po’ la filosofia dell’azione di Marie Kondo, e che dà qualche consiglio in generale sul tema dell’ordine in casa e mentale.